La nostra Anima venendo al mondo affida al Cielo il compito di darci le istruzioni, basta solo leggerle! (Martina)

Le stelle sono state per me una scoperta del tutto inattesa ed improvvisa. Confesso, ho sin da piccola ascoltato l’oroscopo del mattino alla radio mentre mi accompagnavano a scuola e mi divertivo a fine giornata a vagliarne la veridicità. Tutto ciò era per me ad ogni modo ben lontano dall’immaginare che, un giorno, questa curiosità di bimba si sarebbe trasformato in un grande amore e che per anni vi avrei dedicato intere notti di studio.

L’astrologia è una disciplina antica, nasce dall’alba dell’uomo e Vi sono tracce sin dal III millennio a.C.; in tutti questi secoli ha assunto varie declinazioni e si è sviluppata secondo i colori della cultura religiosa e sociale di riferimento.

Per “assurdo” – poiché so che a molti potrà sembrare “una follia” – potremmo definirla a livello statistico come un approccio quasi “esatto” grazie alla trasversalità osservativa estesasi per alcuni millenni. Ciò che determina la variabilità interpretativa di ciascun aspetto astrale, altro non è che la natura umana di coloro che la interpretano e il mistero profondo che avvolge ogni simbolo. Si! Poiché ogni pianeta, ogni segno zodiacale, ogni aspetto astrologico altro non è che un simbolo, un archetipo, una funzione psichica che parla all’inconscio attraverso una comunicazione assolutamente non verbale e che come tale è dotata di innumerevoli sfaccettature.

Scoprire il mistero racchiuso “dentro un Oroscopo di Nascita” richiede profonda umiltà, ascolto, meditazione e la disposizione a collegarsi – attraverso il silenzio e l’intuito – a simboli ed energie più grandi di noi. Si potrebbe trattare di un approccio statistico dunque, ma ai miei occhi tutt’altro che razionale! Certo i transiti e ogni singolo aspetto portano con sé significati ben precisi, ma ciò che permette la comprensione è, in primis, il silenzio della personalità e dell’ego di chi legge al servizio della “Voce delle Stelle”.